Quando diciamo che la luce del Sole può provocare dei danni alla salute facciamo riferimento a tutto lo spettro di emissione. Esso è composto dall’intervallo della luce visibile ed altre lunghezze d’onda. La luce visibile può essere percepita dal nostro sistema visivo e concorre alla formazione dell’immagine. Esistono però delle lunghezze d’onda impossibili da vedere ad occhio nudo come, ad esempio, i raggi UV e gli Infrarossi. Cerchiamo di capire meglio come la luce influenza la nostra salute.
Perché la luce può essere dannosa per la vista?
L’emissione della luce solare comprende una range molto esteso di lunghezze d’onda. Tuttavia, solo una piccola parte di queste possono essere percepite dal nostro sistema visivo (spettro visibile). Le radiazioni ai limiti dello spettro visibile rappresentano un tema importante poiché pericolose per il nostro sistema visivo. Vediamo di conoscere ad analizzare insieme quali sono i principali.
RAGGI UV
I raggi sono delle radiazioni elettromagnetiche con una lunghezza d’onda che va da 100 nm a 400 nm. Lo spettro a sua volta può essere suddiviso in tre bande:
- UVA che rappresenta il 95% delle radiazioni UV totali presenti sul nostro pianeta. È presente durante tutto l’anno e nel corso della giornata;
- UVB che rappresenta di solito il 5% della radiazione UV totale sulla Terra. Il suo irraggiamento dipende da fattori come la latitudine, l’altitudine, l’orario, la stagione e fattori ambientali;
- UVC è quella che ha comunemente minore ridondanza perché è normalmente schermata dall’onozosfera. A questi raggi sono riconosciute proprietà battericide e germicide.
La luce è pericolosa anche quando non c’è il sole?
Quando parliamo di raggi UV pensiamo molto spesso alle creme solari, alle lenti degli occhiali da sole specificatamente pensate per proteggere il bulbo oculare e le zone perioculari, ed infine i nuovi capi di abbigliamento per le attività outdoor che contengo film anti-UV.
Ma siamo così sicuri che sia necessario proteggersi solo quando in cielo vediamo un sole splendente? Forse non sai che anche durante le giornate nuvolose o piovose gli occhi possono essere colpiti dai raggi UV.
Quest’ultimi possono contribuire a causare disturbi e patologie che interessano diversi distretti del nostro corpo umano. Focalizzandosi su quelli legati al sistema visivo, possiamo proteggerci grazie alle lenti progettate per schermare tutte le radiazioni nocive.
Perché i raggi UV fanno male agli occhi
L’esposizione alle radiazioni UV può provocare effetti biologici che possono coinvolgere diversi tessuti del nostro occhio. La capacità della radiazione di provocare un danno è legata al suo spettro d’azione. Con questo intendiamo la capacità di produrre un effetto biologico rispetto alla radiazione a 270 nm. L’assorbimento dei raggi UV può provocare effetti biologici cronici o acuti.
Gli effetti acuti dei raggi UV
Gli effetti più acuti riguardano la cornea e la congiuntiva; che sono le porzioni più esterne dell’occhio causando:
- fotocheratite
- fotocongiuntivite
La prima caratterizzata da un forte dolore e un abbassamento delle abilità visive destinato a risolversi. La seconda, invece, anch’essa è caratterizzata a secondo della sua eziologia da:
- una sensazione di sabbiolina nell’occhio,
- fotofobia,
- visione offuscata,
- lacrimazione eccessiva
- e rossore che può, invece, essere associato ad una condizione di occhio se legata ad una fotocongiuntivite secca.
Gli effetti cronici dei raggi UV
Gli effetti cronici, invece, coinvolgono la cornea insieme ad altre strutture più interne quali cristallino e retina e portano a:
- pterigio;
- cataratta;
- degenerazione maculare.
Lo pterigio è una crescita anomala di tessuto appartenente alla congiuntiva che non regredisce anzi potrebbe accrescere limitando il nostro campo di visione e provocando prima di tutto la sensazione di corpo estraneo nel nostro occhio.
La cataratta conosciuta da molti come una patologia legata all’invecchiamento secondo l’OMS dei 12/15 milioni di persone che rischiano la cecità a causa della cataratta il 20% è provocata da un aumento dell’esposizione solare.
La degenerazione maculare è conosciuta come la più spaventosa tra queste tre patologie. Spesso associata ad una irreversibile perdita delle abilità visive, è caratterizzata da una degenerazione della zona maculare della retina, la sede dei fotorecettori. L’eccessiva esposizione alla luce UV può essere un fattore scatenante.
INFRAROSSI
Le radiazioni infrarosse sono delle radiazioni elettromagnetiche con un ampiezza d’onda che spazia da 780 nm a 1 nm. Considerando l’interezza dello spettro di emissione del Sole sono quelle con minor energia, ma le più abbondanti nello spettro solare.
Che cosa sono gli infrarossi
Gli infrarossi sono invisibili all’occhio, ma le percepiamo sotto forma di calore. È proprio il calore che crea un pericolo per i delicati tessuti dell’occhio e del nostro corpo. La loro capacità di penetrazione nei tessuti del nostro corpo dipende dalla loro lunghezza d’onda (nm). Maggiore è la loro lunghezza d’onda minore è la loro capacità.
Gli infrarossi si suddividono in tre categorie:
- IR-A è la radiazione con la profondità di penetrazione più elevata e può colpire la retina e il tessuto adiposo.
- IR-B non colpisce la retina e penetra solo nei vasi sanguigni sfiorando appena il tessuto adiposo.
- IR-C non oltrepassa lo strato superficiale della pelle e della cornea.
Gli infrarossi fanno male agli occhi?
I danni più significativi sono proprio quelli causati al cristallino e alla retina. Il calore può alterare la struttura della capsula e aumentare l’insorgenza della cataratta, insieme alla componente di danno a debito del tessuto retinico fino all’insorgenza di retinopatie.
Da non sottovalutare è l’amplificazione degli effetti della luce UV. Quando l’occhio è esposto ai raggi UV insieme alle frequenze IR, l’effetto dei primi va a sommarsi con il calore prodotto dei secondi amplificando il danno.
Quali lenti scegliere per proteggersi?
A fronte di questo diventa fondamentale per il mantenimento della salute oculare applicare sulle proprie lenti un trattamento antiriflesso che ci protegga da queste radiazioni elettromagnetiche. Optovista INTEGRA, disponibile sia per lenti chiare che colorate, consente al portatore di schermare queste dannose radiazioni garantendo un perfetto comfort visivo.
Per lenti chiare Il trattamento antiriflesso disponibile è l’ HARD BRILLIANCE INTEGRA che coniuga tutte le proprietà di resistenza idrofobicità e trasparenza alla protezione da raggi UV e Infrarossi.
Per le lenti colorate è possibile scegliere tra due tipologie:
- La INTEGRA SUN INTERNO che protegge dalla riflessione nell’occhio dei raggi solari incidenti sulla superficie concava.
- INTEGRA SUN GREEN applicata su entrambe le superfici della lente e conferisce alla lenti colorate maggiore resistenza ai graffi e usura insieme ad una protezione potenziata dagli infrarossi.
LUCE BLU
Abbiamo già parlato di raggi UV e radiazioni IR definendoli potenzialmente dannosi per il nostro sistema visivo se siamo eccessivamente esposti a queste frequenze. Non abbiamo mai parlato invece della luce blu, negli ultimi anni oggetto di molti studi. Ma dove possiamo collocarla?
Che cos’è la luce blu?
La luce blu si trova al margine dello spettro visibile, appena dopo le radiazioni UV. La componente blu-violetta della luce ha una lunghezza d’onda compresa tra 380 nm e 500 nm. Come le altre radiazioni che compongono lo spettro visibile concorre a formare l’immagine retinica. Essendo in una zona di transizione dello spettro, non tutte le sfumature di blu hanno lo stesso effetto sull’anatomia oculare.
Quando la luce blu è pericolosa?
La distinzione diventa ancora più significativa se facciamo riferimento alle fonti di luce artificiale come pc, smartphone, tablet e tv a cui siamo esposti senza nessun tipo di protezione tutti i giorni.
Rossore, secchezza oculare, astenopia e mal di testa sono i sintomi che si riportano dopo un’esposizione prolungata che va dalle 4 alle 6 ore. Se, invece, ci concentriamo sugli effetti a medio-lungo termine, i danni alle strutture oculari diventano più importanti, ad esempio:
- occhio secco,
- cataratta acquisita per fotossidazione
- maculopatia, che vede la sua prima manifestazione nelle drusen a causa delle sofferenza dell’epitelio pigmentato retinico.
- Un ultimo aspetto da considerare è l’alterazione del metabolismo della melatonina che consente di regolare il sonno ed il ritmo circadiano. Invece a livello metabolico a danni al cristallino.
Come puoi proteggerti?
Per offrirti una protezione a 360 gradi, Optovista ha previsto una gamma che non solo ti protegga da raggi UV e Infrarossi, ma allo stesso tempo anche dalla luce blu.
Se cerchi una lente chiara, puoi provare le lenti con trattamento antiriflesso HARD AZULUX INTEGRA che coniuga tutte le proprietà di resistenza e idrofobicità alla protezione integrale da raggi UV, infrarossi e luce blu.
Come lente colorata, invece, abbiamo le lenti colorate con trattamento antiriflesso INTEGRA SUN BLU applicato su entrambe le superfici della lente. Conferisce alle lenti maggiore resistenza ai graffi e usura insieme ad una protezione potenziata dalla luce blu e dagli infrarossi.
L’obiettivo è quindi porre una barriera che filtri la radiazione luminosa e che in modo selettivo faccia arrivare ai nostri occhi soltanto la parte “positiva” della luce. Per approfondire, rivolgiti al tuo ottico di fiducia!